lettera ai presidenti Ciampi, Pera, Casini e Bassolino

Caro Presidente,

siamo 5 suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria che da 7 anni hanno dato vita a Caserta a un centro di accoglienza per giovani donne immigrate in gravi situazioni di difficoltà e/o sfruttamento.

Noi suore, insieme a queste donne provenienti da tanti paesi: Kenya, Marocco, Nigeria, Albania, Romania, Polonia, Russia, ecc…abbiamo sentito il bisogno e il dovere morale di partecipare alla manifestazione per la pace tenutasi a Roma unendoci ai tanti giovani della nostra Diocesi.

Forse noi, piccolo gruppo di donne e per di più suore e immigrate, facciamo parte di quell’universo che non conta e al quale difficilmente viene dato voce…

Ma ieri, 15 febbraio 2003, noi ‘donne altre insieme per la pace’ eravamo lì, insieme a quella “moltitudine immensa” di persone con le vesti segnate dai colori dell’arcobaleno, per dire, per gridare, per credere e sognare che è possibile costruire insieme un mondo nuovo dove “giustizia e pace si baceranno” ( Sl 84).

Negli occhi e nel cuore di tutte noi c’erano lacrime di commozione, di gioia, di dolore e di speranza. Tutte noi, nelle nostre diversità di colore, di cultura e di religione, sentivamo di essere lì, nel gaudio di quell’evento straordinario, ciascuna a rappresentare il proprio Paese nel gesto convinto di chi vuole seminare germi di pace nei solchi di questa nostra storia.

Queste giovani donne hanno capito che per poter guardare negli occhi i loro figli, per poter sorridere con loro alla vita e ad un futuro di speranza dovevano ‘esserci’. Queste donne, e noi assieme a loro, sappiamo che solo in un mondo dove c’è la pace ci sarà futuro per i tanti figli della terra. Noi, donne insieme per la pace, sentiamo con il cuore e, per dire biblicamente, con le “viscere” che nel desiderio di pace che si fa impegno serio e responsabile per la giustizia c’è l’autentica speranza di vita per l’umanità.

Noi tutte che sappiamo guardare con gli occhi dei nostri figli, con gli occhi di tutti i piccoli e gli oppressi, di tutti coloro che non contano e non hanno voce, sappiamo che il futuro di ciascuno e di tutta l’umanità intera sta nel percorrere insieme con consapevolezza e coraggio i sentieri del dialogo, del rispetto e della valorizzazione delle diversità, della riconciliazione, della non violenza e dell’autentica ed evangelica solidarietà tra i popoli.

Noi, donne altre insieme per la pace desideriamo, sogniamo e c’impegniamo per “un’altra umanità”.

Caro Presidente, noi sappiamo di essere piccole, di non contare, ma nel cuore che batte per la pace abbiamo la viva certezza che anche i piccoli e gli umili sono indispensabili per far brillare le sfumature dei tanti colori dell’arcobaleno.

Nella certezza che, dopo questo “segno dei tempi”, Lei stesso si farà portavoce di questa comune e diffusa volontà di pace La ringraziamo porgendoLe i nostri più distinti e cordiali saluti.

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