Dacia Maraini incontra gli studenti

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commozione alla fine dell’incontro

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Dacia visita la mostra

Si sono ritrovati in tanti a festeggiare i cinque anni della Cooperativa NeWhope di Caserta. Il primo degli appuntamenti di R.esistere, questo il nome dato all’insieme di iniziative di Casa Rut per raccontare e condividere le esperienze di impegno e solidarietà di Suor Rita Giaretta e dei numerosi volontari che lavorano per la solidarietà e l’accoglienza di donne e ragazze immigrate. Nell’aula magna della SUN, Dacia Maraini, da sempre amica della Comunità, ha incontrato gli studenti universitari e delle scuole superiori della città. Il tema, a cui è legata anche una mostra fotografica, è quello della prostituzione. Una vera e propria forma di schiavitù, con numeri che fanno paura: ogni giorno, settemila “clienti”, frequentano il mercato del sesso.
“E’ terribile”, commenta la Maraini, “che uno Stato così avanzato come il nostro debba conoscere questo commercio del dominio dell’uomo sull’uomo. Perché in una società libera come questa in cui viviamo c’è bisogno di comprare il sesso?”. daciaE’ evidente che le risposte non sono univoche. Anche perché ci sono forme diverse di schiavitù. “C’è la schiavitù dalla miseria, quella da cui fuggono le ragazze che poi raggiungono l’occidente e si trovano poi prigioniere della criminalità. Ma c’è anche – ed è cronaca recente – la schiavitù dai modelli di mercificazione. Le studentesse che si vendono per pochi euro o le escort sono schiave di una mentalità in cui tutto è in vendita e tutto si può comprare. Non c’è mai libertà nella prostituzione”.
La lunga riflessione della scrittrice si arricchisce con le domande degli studenti. Si discute di televisione, ancora principale luogo di formazione e dunque tramite di modelli di vita, di linguaggio che denigra le donne, di modelli culturali che seguono la logica del potere. “L’uomo non nasce stupratore. Gli viene insegnato a essere vincente e prepotente. E’ la guerra, la mentalità della guerra che diffonde modelli di sopraffazione”. Si ragiona anche di criminalità e di etica che, spiega la Maraini, “significa semplicemente saper progettare il futuro. Ed è evidente da tutte le azioni che compie, che la criminalità vuole tutto e subito. E non è capace di progettare il futuro, se per soldi è disponibile anche a far esplodere navi radioattive Chi crede nel futuro si pone delle regole, non si fida degli appetiti”.
“R.esistenza significa appunto capacità di opporsi ai modelli dominanti”. Significa, ed è inconfondibile il messaggio vibrante di suor Rita, “bisogno di esserci. Se siamo in tanti a sognare, il sogno può diventare realtà”. “I valori”, dice ancora Dacia Maraini, “si creano nella realtà quotidiana, hanno corpi, volti, indicano direzioni”.

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Dacia Maraini a Casa Rut

fonte: www.ilcasertano.it

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