Campo Estivo: sentieri di speranza

Campo Estivo: sentieri di speranza

13 – 20 agosto 2011 La Comunità Rut, in stretta collaborazione con la Comunità Zaccheo, ha accolto per una settimana 12 giovani dell’Unità Pastorale Breganze-Maragnole (VI), insieme al loro assistente don Stefano.

Cosa ha spinto questi giovani a cercare SENTIERI DI SPERANZA nel complesso e difficile territorio casertano?Il Nord viene ad interrogare e lasciarsi interrogare dal Sud e dalla realtà dell’immigrazione, che in questo contesto è particolarmente significativa.Un percorso realizzato attraverso l’incontro di persone, la conoscenza di luoghi, le esperienze di servizio, la condivisione di saperi e sapori… e tutto ci ha parlato di speranza, in un territorio dove la vita è per tanti aspetti difficile.Così vediamo nascere la speranza nel cuore che sa riconoscere, accogliere e mettere a frutto i doni di Dio.Scopriamo che “dobbiamo aiutarci a passare da una cultura del mi è dovuto alla cultura del mi è donato ”, e “a capire i nostri talenti per con-creare con Dio” (Giuliana Martirani).
Anche il ‘ponte’ che abbiamo costruito tra Caserta e Breganze-Maragnole è un piccolo segno di speranza, il superamento di un’assurda frontiera, fatta di ignoranza e pregiudizio: grazie ai nostri nuovi amici, che insieme a noi hanno “osato la speranza” (don Andrea Gallo)

 

TESTIMONIANZE 


Di seguito il racconto di Julia una ragazza di Montecchio Maggiore (VI)

Eccomi di nuovo a casa insieme a tutti i membri della mia famiglia: rivedere mia mamma è stato molto bello, era carica di quella luce africana che anche Suor Rita aveva appena tornata dal Mozambico e che ha fatto splendere ancora di più l’atmosfera speciale di casa Rut.

I dieci giorni passati in questa grande famiglia sono stati davvero molto intensi per me; io che sono una persona  a cui piace osservare e meditare sulle cose, ho ricevuto molto da questa casa, da questa famiglia. La prima cosa che mi ha colpito è stata l’accoglienza, ho subito notato e sentito quanto questa parola sia importante per la vita di casa Rut: questa casa diventa un luogo di incontro e di impegno verso tutti, un luogo che unisce il dolore alla speranza, la sofferenza alla gioia e alla voglia di vivere, l’amore e la fratellanza alle difficoltà della vita…. . Ma ciò che  distingue questa grande famiglia da tutte le altre è che è una famiglia che cambia continuamente, continua ad accogliere , è aperta  a tutte quelle donne che hanno bisogno di un aiuto, che hanno bisogno di riconquistare  la luce della vita; come la frase che voi suore mi avete donato:” Semina la pace e fiorirà in te la luce della vita”, ecco cosa cercano di fare queste ragazze nella casa “amica” della spigolatrice Rut, vogliono riniziare a seminare la pace in loro stesse e nelle persone che incontrano per fare in  modo che fiorisca in loro questa meravigliosa luce…. Il lavoro di voi suore in questa casa unito alle storie delle ragazze, alla loro grande forza interiore, ai sorrisi dei loro bambini e a tutti gli amici che accogliete ogni giorno  in questa famiglia rende casa Rut una casa aperta, accogliente, ricca di speranza e di mondialità, ricca di luce; non è un caso infatti che questa casa sia nata in un territorio cosi’ difficile: la luce nasce dove c’è il buio, le speranza dove c’è il dolore , l’impegno e la voglia di vivere dove c’è sofferenza.

In questo mio cammino della vita, che non so ancora dove mi porterà, questa esperienza mi è servita  per credere un pò di più in me stessa, ognuno di noi ha qualcosa di grande dentro di sè, e questo lo si deve coltivare ogni volta che si soffre, che si ama e che si vive; c’è una bellissima frase del vangelo di Giovanni che porto nel mio cuore ” Io sono venuto perchè abbiano vita e l’abbiano in abbondanza”, la mia vita, il mio essere me stessa è il tesoro più grande che posso dare all’altro che incontro lungo la mia strada. Proprio in questo momento ho ricevuto la tua chiamata che mi ha fatto ricordare tutti i momenti passati a casa Rut insieme a questa grande famiglia, sono momenti che porto nel cuore.  A casa Rut ciò che è importante è anche la potenza della parola, del dialogo, del confronto,  il rapporto con le ragazze è basato soprattutto su questo, e grazie alla parola  si arriva ad una crescita personale e spirituale; infatti la fede unita alla speranza e alla carità , in questa famiglia è molto sentita perchè la luce e l’amore che rappresentano Dio sono in tutta la casa, è questa potenza che rinforza casa Rut. Ecco, queste sono le piccole ma sincere  riflessioni che  sono nate in me vivendo insieme a voii, non finirò mai di dire che questa esperienza mi ha arricchito e mi ha reso felice, ho ricevuto molto e con le  mani di legno che tutte voi mi avete donato, spero di ricevere ancora molto da questa casa, ma anche di dare. Ringrazio ancora tutte voi, soprattutto suor Rita, per avermi accolto e dato la possibilità di vivere questa casa e spero di ritornarci presto, un forte saluto a tutte le persone che vivono e  che ho incontrato a casa Rut, con affetto, un abbraccio. Julia

julia (1)

le sister di Casa Rut insieme a Gianna, Elena, Julia e Giulia dalla provincia di Vicenza… 

Dieci giorni in Paradiso : la testimonianza di Elena e Gianna

Scendendo dal treno ci accoglie un profumo di caffè e brioches appena sfornate, che proviene dal bar della stazione di Caserta: sono circa le otto del mattino e subito pensiamo di seguire quel profumo per fare colazione. Chiamiamo Sister Rita al cellulare per avvisarla del nostro arrivo e lei, gentilissima, ci dice che sarebbe arrivata sister Andreina per accompagnarci con la macchina a CASA RUT. Con Andreina ci eravamo già incontrate quando lei era nel vicentino, ma non avevamo mai avuto modo di parlare insieme. E’ dunque una piacevole sorpresa vederla e salire in macchina con lei. A CASA RUT ci accoglie dapprima Sister Maria con il suo dolce sorriso, poi Sister Silvana e Sister Rita che ci accompagnano alla nostra camera e ci mostrano tutta la casa spiegandoci l’organizzazione. Gianna ed io siamo venute qui per fare una vacanza diversa dal solito: vogliamo dedicare un po’ del nostro tempo agli altri e ci è stato proposto di venire qui a Caserta. Non sappiamo bene cosa ci sarà affidato di fare, ma siamo armate di buona volontà ed esperienza. Siamo in agosto, l’asilo nido è chiuso: ci chiedono di accompagnare i bimbi al parco perché le loro mamme lavorano. Non poteva andarci meglio! Gianna è anche nonna e l’esperienza non le manca, solo che i bambini ancora non ci conoscono e sono un po’ titubanti. Dopo un’oretta di sguardi indagatori, i bambini cominciano ad interferire con noi, giocano, fanno merenda, rincorrono i piccioni, cantano: è fatta! Abbiamo notato che sono molto ubbidienti e molto meno viziati dei nostri nipotini (questa è già una lezione da portare a casa). A mezzogiorno rientriamo cantando. Dopo il pranzo ci riposiamo un po’, leggiamo, conversiamo con le ragazze di CASA RUT e più tardi giochiamo ancora con i bambini finché non arriva la loro mamma. La cena si fa in terrazzo, ampio e ricco di piante, un venticello leggero ci rinfresca la pelle e ci invita a stare ancora un po’ a conversare, ognuno portando la propria esperienza, le idee e i progetti per il futuro. Ci alziamo per andare in salone a vedere un film, Invictus, carico di valori e stimoli a perseguire i nostri ideali.Ogni volta che qualcuno telefona a Gianna la sua prima risposta è “sono in Paradiso!” E’ vero: qui si respira amicizia, bontà, pazienza, gioia, pace, perdono, gentilezza, speranza, fiducia, ecc.. ed io non posso che confermare questa percezione e benedire questo luogo. Domenica Suor Rita ci porta a Messa a Castelvolturno, celebriamo con la comunità del posto il Battesimo di tre fratellini, figli di immigrati nigeriani, un maschietto di tre anni e due gemelline di nove mesi: che festa, che colori, che musiche in questa Messa! Tutta la comunità partecipa con gioia ai canti, ballando e battendo le mani (un’altra lezione per noi che facciamo fatica a cantare alle nostre Messe).Alla sera ci vengono a trovare tre Padri Sacramentini, anche loro impegnati a Caserta per l’accoglienza agli immigrati in difficoltà. Il loro servizio si unisce a quello delle Suore Orsoline, collaborano e si aiutano a vicenda per i numerosi e diversi casi da risolvere.Non sono le idee, ma gli incontri che cambiano la vita e questa esperienza a CASA RUT mi arricchisce ogni giorno di insegnamenti cui voglio far tesoro per me e per donarlo agli altri.Tutta la settimana trascorre nel migliore dei modi, abbiamo anche il tempo per visitare la Reggia di Caserta, il suo meraviglioso Parco , e l’antica seteria di San Leucio.Se
la memoria è fonte inesauribile di riflessioni su noi stessi e sulle persone che abbiamo incontrato, il ricordo di questi dieci giorni trascorsi a Caserta mi fa vedere che tante cose apparentemente essenziali nella nostra vita perdono il loro significato, per dare spazio ad altri valori. Ovunque opera lo Spirito, la divisione tra razze, culture o religioni svanisce per dar posto all’amore di Colui dal quale noi veniamo.

Madonnetta di Sarcedo, 15.08.2011